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Pane e lardo:

con pomodoro per ristorarsi nelle abbaglianti estati;

con cipolla od acciuga per nutrirsi negli umidi inverni nelle cave di marmo di Carrara (Toscana).

E lì “...per una valle strettissima e con passi difficili...”

(A. C. Malaspina 1602) si giunge a Colonnata,

dove il marmo viene estratto fin dall'epoca romana e dove, grazie al particolare clima ed una lavorazione curata e paziente, si è saputo trasformare il lardo da povero ingrediente in delicato salume:

il Lardo di Colonnata.

Una trascendenza, un gesto artistico, forse ispirato dai grandi scultori che lì si portarono e

portano a cercare l'opera d'arte nel blocco.

La “Larderia Fausto Guadagni Colonnata”:

​Nelle famiglie di cavatori colonnatesi le conche (contenitori di marmo dove il lardo viene messo a stagionare) si tramandano di padre in figlio e con esse le tradizioni ed i segreti.

Nel 1949 la famiglia Guadagni apre al pubblico il lardo di sua produzione nell'alimentari e trattoria condotta da Anna e Amedeo e quando negli anni '50 ”l'asfalto” raggiunge il paese rimasto fin'allora ben protetto dal resto del mondo, Colonnata e la  loro trattoria subito s'impongono come meta turistica per la prelibatezza del proprio lardo “profumato con spezie ed erbe aromatiche” (Aronte 30/6/1958).

Il figlio Fausto nel 1984 si dedica alla produzione e commercio del cibo degli avi creando la trattoria “Locandapuana” e dal 1997 la “Larderia” dove il rispetto dei requisiti igienicosanitari dell'U.E. col riconoscimento L9-2258, nulla ha tolto alla tipicità e genuinità della lavorazione, perpetuando così gli usi leali e costanti della tradizione familiare.

© 2022 Larderia Fausto Guadagni   p.iva 00432010452

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